Considerando che per praticare yoga non servono molti accessori, investire in un tappeto personale può rivelarsi un’ottima scelta, anche e soprattutto per motivi igienici. In linea generale tutti i materassini yoga disponibili sul mercato sono abbastanza validi, è bene dunque scegliere in base alla proprie esigenze. E ai propri gusti.
Tappetino yoga quale scegliere: materiali
I materiali con cui vengono realizzati i tappeti per lo yoga sono diversi e determinano fattori come il peso, l’aderenza, la durata e ovviamente anche il prezzo.
Tra i più comuni, intanto, PVC e TPE. Materiale privo di lattice, il PVC è quindi l’ideale per chi è allergico. Molto resistente, non è biodegradabile però offre il vantaggio di durare parecchio tempo. IL TPE (elastomero termoplastico) è una miscela artificiale, che si solito presenta polimeri di plastica e gomma. Meno resistente di un tappetino in PVC, riesce però a garantire una trazione migliore. Tappetini in TPE permettono di rispettare maggiormente l’ambiente rispetto al PVC. Alcuni di essi, infatti, sono completamente riciclabili.
Si possono scegliere anche dei tappeti che siano ecologi, di cotone organico, iuta, o gomma naturale. Si rivelano un po’meno aderenti al pavimento di un tappeto in PVC, e durano di meno. Rappresentano una scelta che rispetta l’ambiente anche se è vero, in questo senso, che bisogna fare delle attente valutazioni: un tappetino in gomma, ad esempio, è sì molto più ecologico di uno in PVC ma è vero pure che la gomma naturale sta per sparire dal pianeta.
Tappetino yoga quale comprare: spessore, trama, prezzi
Tra gli altri fattori da tenere in considerazione c’è lo spessore. L’ideale è scegliere un tappetino di medio spessore, che si aggiri intorno ai 4,5 millimetri: un tappeto troppo sottile, infatti, potrebbe dare fastidi alle ginocchia, uno troppo spesso potrebbe rendere difficile l’assunzione di alcune posizioni, soprattutto quelle in piedi. I tappetini più sottili aiutano ad aumentare la stabilità. Se si preferisce uno stile che preveda meno pose o comunque più comodo, più morbido, allora va bene uno spessore maggiore. Un tappeto più spesso durerà più a lungo di uno sottile.
Esistono dei tappeti molto sottili ma che sono ragionati per essere facilmente trasportati, dunque si possono rivelare molto utili per chi viaggia, e rappresentare dei temporanei ma validi sostituti di quelli che si è soliti usare.
Anche la trama del tappetino è importante, e può determinare la stabilità sullo stesso. Un tappetino in PVC, ad esempio, si rivelerà più morbido al tatto di uno in iuta, che è naturalmente più ruvido, ma quello in iuta, così come in cotone o gomma. sarà meno scivoloso in caso di contatto con le mani bagnate. In generale tappetini con superfici ruvide possono garantire una presa migliore.
Per quello che riguarda l’aderenza al pavimento sono quelli in PVC e TPE a offrirne una maggiore, a differenza di quelli in gomma, sempre però se mantenuti ben puliti.
Infine, il prezzo. In generale i tappetini di tipo ecologico sono quelli più costosi, ma Il prezzo dipende anche da personalizzazioni di vario tipo, dai colori, eventuali stampe: elementi per alcuni accessori ma per altri fondamentali.
Tappetino yoga: riposte a domande frequenti
Come pulire tappetino yoga? Inutile dire quanto sia necessaria una costante e accurata pulizia del proprio tappetino yoga, se ci si esercita in palestra prima di tutto ma anche a casa: contribuirà a rimuovere sporco, germi e cattivi odori. Sul mercato esistono diversi detergenti specifici. In alternativa, ecco come lavare tappetino yoga in maniera del tutto naturale: realizzare un mix di aceto e acqua e inserirlo in uno spruzzino, spruzzarlo sul tappetino e poi strofinare leggermente su tutta la superficie, da entrambi i lati, e poi appoggiarlo su una ringhiera o sullo schienale di una sedia e farlo asciugare per bene, per diverse ore.
Possiamo aggiungere, se vogliamo, degli oli essenziali: oltre che profumare, alcuni di loro svolgono una funzione antimicrobica. È bene però non esagerare con questi perché si può rischiare di rendere il tappetino un po’ scivoloso. In generale, prima di lavare un tappeto, leggere le istruzioni di lavaggio: lo stesso aceto, in alcuni casi, potrebbe essere dannoso. Lavare più volte un tappetino, soprattutto all’inizio, rappresenta anche un’ottima risposta alla domanda “come non scivolare sul tappetino yoga”.
Infine, spesso ci si chiede cosa usare come tappetino yoga. Alcuni preferiscono allenarsi da casa e non vogliono acquistare attrezzi e accessori per svolgere attività fisica. In questi casi si possono utilizzare dei normali tappeti, da salotto o da cucina, anche se acquistare un tappetino specifico, a nostro parere, è la cosa migliore.